Kepler HR nasce dalla voglia di creare in Italia la cultura delle risorse umane e di esplorare le peculiarità dei processi di creazione, gestione e capitalizzazione del capitale umano nel nostro Paese. Anche e soprattutto aprendosi al confronto con altri sistemi.
La storia: come nasce il sito
Tutto è nato a migliaia di km dal luogo in cui cui vivo e lavoro oggi. Tra le verdi e inzuppate colline scozzesi soprastanti la contea di Falkirk e Stirling, nelle midlands scozzesi, ho imparato a conoscere ed apprezzare la gestione delle risorse umane. Sono stato responsabile dei processi di Talent Acquisition per un’azienda internazionale con un centinaio di dipendenti provenienti da ogni parte dell’Unione Europea.
Prima della mia esperienza scozzese, ero entrato in contatto con i concetti legati al capitale umano grazie alla tesi di laurea magistrale, nella quale avevo preso di petto alcune questioni annose, quali gli effetti delle migrazioni di lavoratori qualificati all’interno del mercato del lavoro italiano, i differenziali di dotazione di capitale umano tra diverse aree del Paese, i fenomeni di brain drain e brain gain.
La triste pandemia del 2020 ha stravolto i miei piani di vita, costringendomi a rincasare anzitempo. Così ho proseguito la carriera in uno studio di consulenza del lavoro. Qui sono entrato nel ventre dell’amministrazione del personale, potendo ammirare da vicino il complessissimo sistema italiano di diritto del lavoro e di prassi amministrativa, roba da far arrossire i colleghi britannici.
Per approfondire le mie conoscenze sul tema gestione e amministrazione del personale ho parallelamente frequentato un master di direzione del personale, formandomi sul diritto del lavoro, il diritto sindacale, l’economia aziendale, le relazioni industriali etc.
Perché Kepler HR?
Ho deciso allora di raccogliere i miei pensieri, gli articoli pubblicati su altri siti, i miei studi e approfondimenti in un contenitore unico, cono un semplice scopo:
CREARE UNA CULTURA DELLE RISORSE UMANE IN ITALIA
Sin dal ritorno in Italia infatti, mi è apparso evidente come vi sia una sostanziale mancanza di familiarità con temi di vitale importanza per la vita di un’azienda:
- Cultura aziendale
- Politiche premiali
- Employer branding
- Reputazione aziendale
- Mercato del lavoro
- Relazioni sindacali
Il sito viene di fatti concepito come un blog evoluto e vuole essere molto di più di una semplice vetrina di contenuti: vorrei che diventasse un luogo di confronto onesto e libero sui temi cui ho appena accennato e su tutto ciò che viene toccato dalle risorse umane.
Perchè Kepler?
La figura di Johannes Kepler (Giovanni Keplero, come lo abbiamo studiato al liceo) ha un che di unico: appassionato studioso di astronomia, matematico, astrologo di corte, non ha mai rinunciato a ricercare un disegno armonico e organico che riuscisse a dar conto di tutti i fenomeni fisici che studiava. Per esempio a lungo egli cercò di leggere insieme le regole degli astri e le relazioni tra le note musicali. Per Kepler non poteva che essere così: tutto aveva un senso se letto in un contesto ampio, olistico, in cui venissero svelate le profonde correlazioni tra aspetti anche apparentemente lontani.
E così è per la materia delle Risorse Umane: economia del lavoro, relazioni industriali, diritto del lavoro, diritto sindacale, psicologia del lavoro, amministrazione del personale, recruitment, sono tutte sfaccettature interconnesse dello stesso importantissimo evento, il lavoro, tanto importante quanto delicato.
Il mio obiettivo
Mi auguro che questa piccola opera, questo lavoro, possa davvero stimolare la riflessione sia dei datori di lavoro che dei lavoratori e che possa contribuire a creare una vera e propria cultura HR anche nel nostro Paese, che ha tanto da imparare su alcuni aspetti e tanto da insegnare su altri.
Buon lavoro e buona lettura a tutti!